Finanziamento ristrutturazione e finanziamento mobili

Data pubblicazione: 02/11/2021
Con l'avvento dello smart working, il tempo che si trascorre in casa è aumentato di molto rispetto al passato. Ciò ha fatto emergere, come testimoniano i dati del mercato, la voglia di rinnovare la propria abitazione, ristrutturandola o cambiandone l'arredamento.Affrontare spese di questo genere può spaventare, viste le ingenti somme necessarie. Non è, tuttavia, necessario rinunciare ai propri sogni. In casi come questi, quando si sta pensando di intervenire sulla struttura o sugli impianti della propria casa, oppure si sta pensando di rinnovarne l’arredamento, è possibile rivolgersi a un istituto di credito e richiedere un finanziamento ristrutturazione o un finanziamento mobili.

Finanziamenti ristrutturazione: cosa sono e come funzionano

Se si ha voglia di dare un nuovo aspetto alla propria casa, modificando la disposizione delle stanze, creando degli open space dove non ci sono, se si vogliano cambiare i pavimenti o se si vuole intervenire sugli impianti, insomma se si vogliono fare dei lavori di ristrutturazione ma non si vuole gravare sul bilancio familiare o non si ha a disposizione la somma necessaria, è possibile richiedere un finanziamento ristrutturazione.Con il finanziamento ristrutturazione casa di Santander, è possibile richiedere fino a 30.000 €, online o di persona, e procedere alla realizzazione di interventi sia estetici che funzionali, che possono riguardare sia gli ambienti esterni che interni della casa. La procedura di richiesta online del finanziamento ristrutturazione è molto semplice: è sufficiente indicare la somma che si desidera, scegliere la combinazione rata/durata più comoda per le proprie esigenze, presentare alcuni documenti e attendere l'esito della propria richiesta che sarà inviato via email.Se i lavori edilizi che si decide di predisporre saranno effettuati e le relative spese saranno sostenute entro il 31 dicembre 2021 – nel pieno rispetto dei requisiti previsti dalle norme di legge che li disciplinano - è possibile richiedere una detrazione Irpef pari al 50% del valore dell’intervento, fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro, che verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Prestito mobili: cos’è e come funziona

La scelta di cambiare l'arredamento della propria casa molto spesso non è solo una questione di funzionalità. Spesso, infatti, l'acquisto di nuovi mobili è una questione di gusto. Ed è proprio quando si parla di design, o di arredamento ricercato oltre che funzionale, che le spese da affrontare diventano piuttosto ingenti. In casi come questi, se non si vogliono toccare i risparmi, è possibile richiedere un prestito mobili o arredamento.Con Santander, la procedura di richiesta, online o di persona, è semplice e veloce. Inoltre, a differenza di quanto accade nei negozi di arredamento, in cui è possibile richiedere un finanziamento mobili solamente per la cifra corrispettiva a ciò che si sta acquistando (se si sta acquistando una nuova cucina, ad esempio, la richiesta di finanziamento cucina copre esclusivamente il costo del nuovo arredo), richiedere un prestito arredamento con Santander permette di accedere a una somma maggiore rispetto al solo costo di ciò che si desidera acquistare, per affrontare eventuali altre spese con maggiore serenità.Anche per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore alla A+) - destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione - si può usufruire di una detrazione Irpef del 50%. Importante ricordare che per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è piuttosto elevato, è, infatti, pari a 16.000 euro.

Chi può richiedere un finanziamento mobili e un prestito per ristrutturazione?

Per richiedere un finanziamento ristrutturazione casa o un finanziamento arredamento è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:
  • età compresa tra i 18 e 75 anni;
  • cittadinanza italiana;
  • reddito dimostrabile (presentando documenti come busta paga, CUD, modello F24, cedolino della pensione e così via);
  • un conto corrente sul quale addebitare la rata del finanziamento (l’IBAN indicato non potrà essere collegato a una carta prepagata);
  • alcuni documenti tra cui: un documento di identità (carta di identità/patente); il codice fiscale/tessera sanitaria; documenti di reddito (busta paga, CUD, cedolino della pensione, etc.).
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